Anni di
sacrifici e di sofferenze.
Mente e
fisico messi a dura prova per circa vent’anni.
Due
genitori che hanno dovuto affrontare problemi più grandi di loro, condizionati
nella quotidianità e nei progetti futuri.
Umiltà,
grande forza d’animo e senso del sacrificio hanno sempre accompagnato loro in
ogni situazione difficile. Mai mostrato un cedimento, sempre avanti a testa
alta e con dignità…
Famiglia
numerosa. Tra i figli ve n’era uno, il più piccolo, che fin dalla nascita diede
loro non sola gioia ma anche il “sapore
nuovo” della sofferenza, del coraggio e della speranza. Tante
preoccupazioni all’inizio e poi tante attese per un futuro migliore.
Lunghe
ed estenuanti sono state le lotte di una mamma per alleviare le sofferenze
fisiche e psicologiche di un figlio. Un figlio che sgomitava per avere un’infanzia
e un’adolescenza normale, così come l’avevano tutti gli altri suoi coetanei.
Un
padre sempre presente che ha fatto l’impossibile per non far mancare nulla, in
tutto e per tutto.
Entrambi
i genitori hanno avuto la forza e la capacità di inglobare la loro diversa
concezione di vita in un sistema di gestione famigliare sufficientemente valido.
Sistema che ha permesso loro di affrontare e superare, insieme, aspetti difficili e complicati della vita.
Un peso
enorme sulle loro spalle!
Una
famiglia formata da padre, madre e sei figli meravigliosi da mantenere e
crescere, uno di questi con grossi problemi di salute e bisognoso di continue cure, un solo stipendio, un terreno e una casa diventati di proprietà dopo anni
di sacrifici… In tale situazione è difficile pensare quanto tempo abbiano potuto
dedicare a se stessi e ai propri desideri. Per loro esisteva solo uno scopo: “Rendere
migliorare la vita e il futuro dei loro
figli”, pur sacrificando se stessi!
Qualcosa di unico e di magnifico, donare se
stessi per il bene della famiglia.
Spesso
per noi figli è più facile esaltare uno dei genitori e screditare l’altro,
oppure ci fa comodo evidenziare solo i loro aspetti negativi, di tipo comportamentale
o di gestione famigliare. Dovremmo, invece, comprendere che dietro a taluni loro
atteggiamenti, per noi criticabili, possono esserci delle valide motivazioni
che, a causa della nostra inesperienza, sono di difficile interpretazione.
Dobbiamo
apprezzare il sacrificio e l’amore ricevuto, e non soffermarci su aspetti che
possano logorare in nostro animo per poi portarci fuori dall’orbita familiare.
Quanta
sofferenza nella mia vita... ma anche tanta è stata la ricchezza ricevuta.
Umiltà, sacrificio, amore, devozione… tutti esempi che possono solo arricchire
una persona e dare la forza di andare avanti.
Ringrazio
il Signore per la sofferenza donatami, perché solo attraverso tale condizione ho
potuto assaporare l’amore vero di una famiglia.
La
superficialità non è mai stata presente nella mia vita, mentre i valori hanno
rappresentato la struttura portante di un progetto più grande: “la crescita
morale e spirituale del mio essere oggi uomo”.
Dopo
anni di sofferenze ecco giungere il giorno che incorona ogni speranza.
12
aprile 1989, la rinascita!
Grazie
all’aiuto del Signore e al grande gesto di amore del mio papà ho potuto
assaporare la libertà.
Sì,
proprio la Libertà!
Quella
libertà fisica e mentale che, fino a quel giorno, mi è sempre mancata perché incatenato
da sempre a forme di autopregiudizio sociale, per motivi di salute.
Grazie
ancora al grande gesto del mio papà, per aver donato una parte di sé per il bene
mio. Cosa grande, unica e ineguagliabile. Gesto di solidarietà e di amore che
solo chi lo fa e chi lo subisce è capace di sentire e capire pienamente.
Oltre
alla mamma e al papà, ringrazio anche la mia magnifica sorella e tutti i miei
fratelli, che hanno contribuito alla mia crescita con la loro costante
presenza. Tanti sono i particolari che potrei raccontare, ma rischierei di
annoiare chi legge e poi sono cose che fanno parte della ricchezza storica e
intima della vita di una persona, ed è giusto che restino tali.
Non vi è nulla di più bello…
Tutto il resto è solo vita….
Grazie
Massimo