sabato 12 aprile 2014

I Sentieri della Rinascita



Anni di sacrifici e di sofferenze.
Mente e fisico messi a dura prova per circa vent’anni.

Due genitori che hanno dovuto affrontare problemi più grandi di loro, condizionati nella quotidianità e nei progetti futuri.
Umiltà, grande forza d’animo e senso del sacrificio hanno sempre accompagnato loro in ogni situazione difficile. Mai mostrato un cedimento, sempre avanti a testa alta e con dignità…

Famiglia numerosa. Tra i figli ve n’era uno, il più piccolo, che fin dalla nascita diede loro non sola gioia ma anche il “sapore nuovo” della sofferenza, del coraggio e della speranza. Tante preoccupazioni all’inizio e poi tante attese per un futuro migliore.

Lunghe ed estenuanti sono state le lotte di una mamma per alleviare le sofferenze fisiche e psicologiche di un figlio. Un figlio che sgomitava per avere un’infanzia e un’adolescenza normale, così come l’avevano tutti gli altri suoi coetanei.

Un padre sempre presente che ha fatto l’impossibile per non far mancare nulla, in tutto e per tutto.

Entrambi i genitori hanno avuto la forza e la capacità di inglobare la loro diversa concezione di vita in un sistema di gestione famigliare sufficientemente valido. Sistema che ha permesso loro di affrontare e superare, insieme, aspetti difficili e complicati della vita.

Un peso enorme sulle loro spalle!
Una famiglia formata da padre, madre e sei figli meravigliosi da mantenere e crescere, uno di questi con grossi problemi di salute e bisognoso di continue cure, un solo stipendio, un terreno e una casa diventati di proprietà dopo anni di sacrifici… In tale situazione è difficile pensare quanto tempo abbiano potuto dedicare a se stessi e ai propri desideri. Per loro esisteva solo uno scopo: “Rendere migliorare la vita e il futuro dei loro figli”, pur sacrificando se stessi!

Qualcosa di unico e di magnifico, donare se stessi per il bene della famiglia.

Spesso per noi figli è più facile esaltare uno dei genitori e screditare l’altro, oppure ci fa comodo evidenziare solo i loro aspetti negativi, di tipo comportamentale o di gestione famigliare. Dovremmo, invece, comprendere che dietro a taluni loro atteggiamenti, per noi criticabili, possono esserci delle valide motivazioni che, a causa della nostra inesperienza, sono di difficile interpretazione.
Dobbiamo apprezzare il sacrificio e l’amore ricevuto, e non soffermarci su aspetti che possano logorare in nostro animo per poi portarci fuori dall’orbita familiare.

Quanta sofferenza nella mia vita... ma anche tanta è stata la ricchezza ricevuta. Umiltà, sacrificio, amore, devozione… tutti esempi che possono solo arricchire una persona e dare la forza di andare avanti.
Ringrazio il Signore per la sofferenza donatami, perché solo attraverso tale condizione ho potuto assaporare l’amore vero di una famiglia.

La superficialità non è mai stata presente nella mia vita, mentre i valori hanno rappresentato la struttura portante di un progetto più grande: “la crescita morale e spirituale del mio essere oggi uomo”.

Dopo anni di sofferenze ecco giungere il giorno che incorona ogni speranza.

12 aprile 1989, la rinascita!

Grazie all’aiuto del Signore e al grande gesto di amore del mio papà ho potuto assaporare la libertà.
Sì, proprio la Libertà!
Quella libertà fisica e mentale che, fino a quel giorno, mi è sempre mancata perché incatenato da sempre a forme di autopregiudizio sociale, per motivi di salute.

Grazie ancora al grande gesto del mio papà, per aver donato una parte di sé per il bene mio. Cosa grande, unica e ineguagliabile. Gesto di solidarietà e di amore che solo chi lo fa e chi lo subisce è capace di sentire e capire pienamente.

Oltre alla mamma e al papà, ringrazio anche la mia magnifica sorella e tutti i miei fratelli, che hanno contribuito alla mia crescita con la loro costante presenza. Tanti sono i particolari che potrei raccontare, ma rischierei di annoiare chi legge e poi sono cose che fanno parte della ricchezza storica e intima della vita di una persona, ed è giusto che restino tali.

Amore, sacrificio, donazione, speranza e gioia per una profonda rinascita…
Non vi è nulla di più bello…

Tutto il resto è solo vita….


Grazie

Massimo


giovedì 3 aprile 2014

Benvenuta Primavera



Ciao Primavera!

Con il tuo arrivo, con le belle giornate che ci manifesti, con la tua luce intensa che risveglia il nostro dolce dormire, con il tepore delle dolci serate, illuminate dalla luna e dal cielo stellato, con il calore e l’esplosione della natura in tutte le sue sfumature colorate, fai riemergere in noi antichi sentimenti da troppo tempo nascosti!

Cara primavera, tu hai la capacità di risvegliare sensazioni a noi care, come…

Vitalità e gioia di esistere
Calore e protezione infantile
Rinascita e speranza di vita
Amore, solidarietà e disponibilità per il prossimo
Coinvolgimento e partecipazione alle novità
Allegria e senso di libertà
Creatività e desiderio di rinnovamento
Nuovo spirito di osservazione
Valorizzazione della natura e di quello che ci circonda
Voglia di socializzare
Voglia di viaggiare
Riscoprire e amare le cose semplici
Soffocare il respiro affannoso della negatività che ci accompagna
Ribellione nei confronti della monotona consuetudine quotidiana

Amica primavera…
Noi tutti ti siamo grati, perché rigeneri il nostro animo e il nostro spirito.
Ci carichi di energia positiva, sufficiente a farci affrontare e respingere le difficoltà future.

Tu Primavera e noi genere umano, siamo parte integrante di un sistema meraviglioso e unico, chiamato Natura, il cui ciclo di vita coinvolge entrambi nel bene e nel male. Ogni azione sconsiderata nei confronti di "madre Natura", ha ripercussioni lungo il nostro cammino…

Grazie Primavera di esistere!

Uomo e natura, binomio perfetto!


Che belli che siamo….







mercoledì 26 marzo 2014

Ciao Mamma



Vorrei dirti tantissime cose, tante quanto le stelle del firmamento. Cose che sono chiuse nel mio cuore come in uno scrigno che, in tale contesto, solo attraverso lo spirito e l’animo si possono esprimere. 

Se il mio cuore potesse parlare, avrebbe difficoltà a costruire un discorso compiuto, ricco di sfumature calde e profonde, dove l’amore diverrebbe dominante come tema assoluto. Questo perché le cose sono così tante che metterle insieme non è cosa semplice.


Ecco però la memoria, la voce del mio cuore, che sussurrando nelle mie orecchie mi fa rivivere momenti unici, risvegliando sensazioni e ricordi apparentemente legate al passato ma intimamente presenti ancora oggi nella mia quotidianità.

E sussurrando, sussurrando, la mia memoria soffia via il velo che ricopre i ricordi del tuo essere donna, mamma e amica di vita sociale, unica e inconfondibile, riaffiorando e riaffermando così...

La tua forza e il tuo immenso amore.
Il tuo calore e la tua infinita dolcezza.
L’irraggiungibile tenerezza dei tuoi abbracci.
La consapevole certezza della tua instancabile presenza.


La tua gioia di vita e il tuo entusiasmo nell’esserne partecipe.

Lo sguardo sempre attento e pronto a raccogliere ogni sfumatura della vita.

Il tuo viso delicato ma fortemente espressivo in ogni situazione.


La purezza d’animo e di spirito come espressione di ogni tuo gesto.
I tuoi gesti apparentemente ingenui ma profondi di significato.
Il tuo tempo totalmente dedicato ai tuoi cari.
La tua vita piena di sacrifici, affrontata e vissuta senza eguagli.
Le debolezze nascoste dalla tua grande forza nel reagire ai dolori più profondi.
La tua rabbia nel vedere le ingiustizie e le contraddizioni, e la tua forza nel volerle controvertire.


La tua voglia e il piacere di uscire e stare tra la gente.

La gioia che provavi per le cose semplici.

La gioia che esprimevi mentre ballavi nelle serate di danza.


Le tue risate spontanee e coinvolgenti tra una battuta e l’atra o quando notavi qualcosa di comico in atteggiamenti altrui.
Le espressioni e le movenze gioiose e tenere nello specchiarti prima di uscire per andare ad una festa o per una semplice cena (….come ti piacevano le cene fuori…).
Il piacere che provavi quando la famiglia era tutta raccolta attorno a te.
Il tuo nasino alla francesina piccolo e delicato, e i tuoi capelli sottili e imbrigliati.
La tua immagine mentre ti allontanavi da casa con piccoli passi, passi che con cadenza regolare sembravi volteggiare lungo il percorso.
Il tuo gesto delicato nel salutare chi ti osservava dal balcone mentre ti allontanava per far ritorno alla tua dimora.
La tua voce sottile e quasi infantile nella tonalità, mai impositiva, alleggeriva ogni tuo discorso.
La tua calma apparente nel chiedere l’impossibile era tale da riuscire nell’intendo, dirti di no era quasi impossibile.


Sono così tante le cose che ti appartengono che tutt’oggi sono sempre vive nel mio cuore e nella mia mente, vive nella quotidianità a tal punto da annullare l’assenza della tua presenza fisica.


Certo, infinita sarebbe la gioia ad averti ancora con noi, perché tante sarebbero state le cose che potevamo vivere insieme così come diversamente potevano andare.

Gioisco amorevolmente nel ricordo tuo e vivo con estremo orgoglio l’essere tuo figlio, perché ancora oggi tale mi ritengo. Orgoglioso della tua forza, della tua generosità, del tuo grande cuore, del tuo senso di sacrificio, della tua gioia di vivere e di quella sana, genuina e spontanea educazione che solo in poche mamme sanno dare.

Soffro solo nel ricordo della tua sofferenza e per quella grande gioia di vivere che avevi e che purtroppo hai dovuto abbandonare. Ma sappiamo bene che, per volere del Signore, è solo il fisico che ti ha abbandonato ma non lo spirito e l’animo.


Sono fiero di te e ti voglio un gran bene…….


Buon Compleanno Mamma


Tuo figlio Massimo




domenica 23 marzo 2014

La Cascata delle Marmore


Spettacolare scenario dell'Umbria, la Cascata delle Marmore è la più alta di Europa con i suoi 165 m. di dislivello (divisa in tre salti).



La Cascata delle Marmore è stata un'opera ingegnosa dei Romani, ideata dal console M. Curio Dentato nel III secolo a.C. per liberare la piana reatina dagli acquitrini, facendo defluire le acque del Velino nel sottostante corso del Nera.



Oggi le sue acque sono sfruttate per produrre energia elettrica.



mercoledì 19 marzo 2014

Festa del Papà

Caro Papà,


Oggi è doppiamente la tua festa, sia perchè è la festa del Papà e sia perchè è il tuo onomastico, visto che porti un nome importante come "Giuseppe".

Farti semplicemente gli auguri è per me cosa scontata e riduttiva, rispetto al valore che hai come Papà nella mia vita!


Mi rendo conto che non esiste alcun oggetto o azione concreta per valorizzare il tuo essere padre...

Perciò il mio augurio di oggi lo devi paragonare a quello che un figlio può e deve offrire quotidianamente e con spontanea genuinità al proprio papà, attraverso un bacio, una carezza o con un gesto affettuoso, perchè padre e figli si è tutti i giorni!

Buona Festa del Papà e Buon Onomastico

Massimo

domenica 5 gennaio 2014

L'Arrogante


Creatura ermetica, incapace di confrontarsi apertamente. Indossa la maschera della superiorità per nascondere e non riconoscere le proprie debolezze e insicurezze. Teme continuamente di essere controllata e dominata.

Spesso la persona arrogante, in una conversazione, è talmente presa da se stessa che può non rendersi conto che chi la sta ascoltando in realtà la sta prendendo in giro. Infatti, è sufficiente fingere di non capire semplici concetti di quello che sta dicendo per notare che l'arrogante farà l'impossibile per ribadire, spiegare e dimostrare la sua presunta superiorità.

Essere arroganti è il modo peggiore per nascondere la propria insicurezza e una falsa convinzione in se stessi.

Una persona arrogante distrugge pian piano la propria interiorità, ed è per questo che riesce a far piazza pulita inorno a sè. Con tutta la sua altezzosità, prepotenza e collera vive continuamente in uno stato di negazione, nel senso che non riesce a dare e ad esprimere sentimenti che una sistuazione o relazione richiede.

Alcune citazioni in merito:

Domenico Sigalini  (Vescovo)
L’arrogante, mentre crede di imporsi con la forza, in realtà è schiavo di se stesso e non ha intelligenza per valutarsi e definirsi.
 
Tito Livio  (Storico romano)
Riguardo all’arroganza, i violenti la soffrono, ma i saggi la deridono.
 
Arturo Graf   (Poeta e critico letterario italiano)
L’alterigia e l’arroganza possono, agli occhi dei meno esperti, somigliare alla dignità, ma della dignità non sono neanche parenti lontani.