Il tempo ha confini ben definiti.
È lo scadenziario della nostra vita.
È il riferimento di quelli che siamo
stati e di quelli che saremo.
È l’ordine indiscutibile della nostra
esistenza.
È come il pendolo di un antico orologio:
il periodo tra un suo vertice e l’altro (inizio
e fine) rappresenta l’evoluzione delle nostre azioni lungo tutta la nostra
vita. La differenza è che la nostra esistenza terrena ha un inizio e una fine,
mentre il pendolo ha un movimento perpetuo che osserva l’evoluzione di tutte le
cose…
Il presente, come concetto
terminologico, potrebbe anche non esistere,
questo perché ciò che facciamo, istante per istante, è già parte del
passato.
Pertanto, esiste un passato certo, un
futuro lontano incerto e un presente che traghetta il nostro futuro più
prossimo nel passato.
Un futuro visto più da lontano può
spaventarci o darci positive aspettative… Ma prima o poi anch’esso è destinato
ad appartenere al passato.
Le nostre azioni non dovrebbero basarsi sulle
attese di un futuro lontano destinato a finire, ma su un presente intenso in
ogni dettaglio e godere di quello che abbiamo.
Non corriamo troppo, perché quello che
pensiamo di dover raggiungere altro non è che il principio della nostra decadenza….
Il futuro è l’accelerometro della nostra
fine. Prima arriva e prima finisce una fase della nostra vita.
Sognare è bello e spesso rappresenta la
nostra sola ancora di salvezza nei momenti più bui e poco felici. Ma i sogni
sono pur sempre aspettative di un qualcosa che si spera che si realizzi nel
tempo… aspettative che però possono anche non realizzarsi.
Ok! Possiamo anche lottare affinchè i
nostri sogni si realizzino, ma non focalizziamo e concentriamo la nostra
esistenza solo su obbiettivi futuri, perché la vita è breve e il tempo passato
non ci viene restituito…..
Il passato si autocostruisce con le ns.
azioni, mentre la corsa verso il futuro è l’autodistruzione di noi stessi.
Amiamo, gioiamo e
soffriamo istante per istante, puntando il nostro sguardo verso un futuro più
prossimo e non troppo lontano. Questo è quello che conta.
La perfetta via e senza difficoltà,si può solo preferire o scegliere,solo quando siamo liberi da odio o rancore la perfezione si vede in tutta la sua chiarezza ..per essere perfetti ,e non lo siamo ..bisogna distinguere il cielo dalla terra, il bene dal male, raggiungere la perfette verità e nessuno lo e ....separare il giusto dall'ingiusto ma possiamo solo predicarlo , in parte minore ,o maggiore, tutti ne siamo coinvolti la perfezione non'esiste ..Assuntina.
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